La mia professione mi porta a contatto con tante persone che si chiedono spesso perché scegliere l’omeopatia e cambiare la loro visione ormai “standardizzata” del concetto di cura. Infatti, la scelta di preferire cure omeopatiche non è connessa solo ad iniziare una cura specifica, quanto, piuttosto, è legata ad una visione ben più ampia, possiamo dire olistica, del concetto stesso di cura.
Se, passando da qui, leggerete altri articoli di questo blog, vi renderete conto facilmente che abbracciare questo tipo di medicina, vuol dire proprio mettere davanti la cura della persona, rispetto alla mera cura di un sintomo.
4 MOTIVI PER SCEGLIERE L’OMEOPATIA
Se poi volete sapere quali sono i vantaggi delle cure omeopatiche, e il perché scegliere l’omeopatia per le vostre necessità di salute, ma anche per quelle dei vostri cari (bambini inclusi), allora vi lascio 4 ottimi motivi su cui poter iniziare a riflettere a fondo.
Del resto, come sempre accade nella vita, se non facciamo niente per cambiare le situazioni o le cose che non stanno funzionando, allora nulla cambierà mai davvero.
1 LIBERTÁ DI CURA
Il numero di persone che sceglie l’omeopatia è senza dubbio molto esiguo rispetto alla popolazione generale. Prima di chiedersi perché scegliere l’omeopatia, ci si dovrebbe domandare perché chi sceglie la medicina omeopatica fa questo tipo di scelta. Ma anche perché la maggior parte delle persone non sceglie questo tipo di approccio alla salute. A mio avviso, il punto non sta nel merito delle ragioni degli uni o degli altri, bensì nella questione della scelta.
Le persone veramente scelgono consapevolmente come curarsi? In altre parole esiste veramente la libertà di scelta nella cura?
2 DALLA PADELLA ALLA BRACE
La libertà di scelta presuppone innanzitutto che una scelta tra più opzioni ci sia. Se non ci fossero più alternative non vi potrebbe essere neanche la possibilità della scelta. Quindi, in primo luogo, la scelta è in qualche modo legata all’avere nel proprio panorama decisionale più possibilità. Le
persone che veramente scelgono di curarsi in un certo modo, piuttosto che in un altro, sono pochissime.
Nella mia esperienza la maggior parte delle persone che si avvicinano per la prima volta alla medicina omeopatica, in realtà non scelgono ma tentano. Tentano dopo che molti e ripetuti tentativi in altre direzioni non hanno portato alcun risultato. Molte persone arrivano nel mio ambulatorio disperate ed esauste dalla frustrazione per non aver trovato la cura ai loro mali.
Il tentativo di queste persone non è quindi una scelta vera e propria, ma un gesto esasperato, un tentativo più o meno razionale di trovare sollievo in qualcosa di diverso, con in mente frequentemente una generica e confusa spinta verso qualcosa che sia più naturale. Purtroppo sono queste le situazioni sulle quali fiorisce la cialtroneria di chi approfitta del bisogno altrui. Queste persone, infatti, spesso scappano dall’ospedale, che non ha saputo dare loro risposta, per cadere nelle trame dello stregone di turno, insomma, finiscono dalla padella alla brace.
3 LA TRISTE CONDIZIONE DEI PIÙ
Fare una scelta significa però non solo non essere costretti dal bisogno, ma anche avere una conoscenza ovvero essere informati. La maggioranza delle persone non ha mai avuto modo di riflettere sulla medicina, sui suoi principi, su come vorrebbe essere curata, semplicemente segue ciò che fa la maggioranza. A maggior ragione pochi hanno la possibilità di conoscere quali sono i principi fondanti ed il razionale che vi è dietro ogni singola cura.
Pertanto, possiamo dire che l’incapacità di esprimere una vera libera scelta sia la triste condizione dei più. Mi si potrà obbiettare, che non possiamo essere tutti medici e che la libera scelta si esprimerà nell’atto di fiducia che il paziente ripone nel medico o nei confronti del sistema a cui affida la cura della propria salute.
Si è vero, non tutti posso soffermarsi su certi interrogativi come il sapere medico, cionondimeno rimane che allora costoro non potranno esercitare una scelta veramente libera. Per inciso, bisognerebbe però dire, che quello che si chiede alle persone, non è di diventare dei medici, ma quanto meno di riflettere secondo quali principi vogliano essere curati, che in fondo è cosa alquanto semplice.
Da chi vuoi farti curare?
Bisognerebbe rispondere ad esempio a domande del tipo: “preferisci essere curato come persona o come portatore di un sintomo?”, oppure: “preferiresti essere curato con sostanze naturali e non dannose per la salute o con farmaci di sintesi?”.
Riguardo poi all’affidarsi, il discorso rimane il medesimo, una scelta per essere libera ed indipendente non può prescindere dall’essere anche ragionata, e poi passi riporre la fiducia nel medico, ma come ci si può fidare di un sistema come il nostro che evidentemente è interessato a tutto ma non certo alla salute dei cittadini (l’omeopatia è sicura: e ti spiego perché)? Basti vedere come vengano ignorati i pressanti problemi della salute collettiva riguardo all’inquinamento ambientale, per non parlare di come l’attuale ricerca medico scientifica sia in mano all’industria del farmaco e di come ogni ospedale oramai sia divenuto azienda, e di conseguenza, il paziente cliente.
4 IL PRIVILEGIO DI SCEGLIERE
Si cura omeopaticamente chi ha provato i benefici della medicina omeopatica o chi si cura omeopaticamente per tradizione familiare. Poche sono le persone che si curano omeopaticamente perché scelgono di curarsi omeopaticamente, così come poche sono quelle che fanno una scelta
in altra direzione, perché come abbiamo detto una scelta per essere tale deve avere dei presupposti che più spesso non ci sono. Perché scegliere l’omeopatia è fare una scelta ben più consapevole, in fondo. Ragionata. La libera scelta della cura non potendo quindi essere considerato un diritto, può che essere annoverato tra i privilegi.
Bisogna accettare questo stato di cose. Di certo chi trova in qualche modo la medicina omeopatica e ne apprezza i benefici, qualche domanda presto inizia a farsela.
L’informazione è sempre un bene prezioso: coltiviamola!
Certo nella società del benessere e dell’informazione ci si aspetterebbe un po’ di più dall’essere umano, ma le spinte a mantenere l’uomo lontano dagli scopi più alti della propria esistenza sono fortissimi e perniciose. Ci saranno sempre due medicine, come già scriveva Platone più di duemila anni fa:
“Ci sono due tipi di medicina, quella degli schiavi e quella degli uomini. Quella degli schiavi deve rimuovere rapidamente il sintomo perché possano tornare a lavorare. Quella per gli uomini liberi cerca di capire il sintomo, il suo significa per la salute del corpo nella sua unità indivisibile, per giungere all’equilibrio di tutta la persona”.
In conclusione
Se state leggendo queste righe significa che se anche forse non siete ancora arrivati ad esercitare la libera scelta della cura, per lo meno siete sulla strada, dato che vi state interrogando sul perché scegliere l’omeopatia. È ora per voi di entrare nel merito di questa scelta. Potrete trovare almeno dieci buone ragioni per preferire la medicina omeopatica alla medicina allopatica nel mio precedente articolo “VANTAGGI DELLE CURE OMEOPATICHE: OVVERO DIECI MOTIVI PER CUI CURARSI OMEOPATICAMENTE”.
Buona scelta!