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Da che età si può ricorrere all’omeopatia?

Quando si parla di medicina omeopatica, uno dei quesiti più gettonati riguarda l’età, o meglio: da che età si può ricorrere all’omeopatia? Continua a leggere per saperne di più e chiarire eventuali dubbi.

L’UOMO FATTO A PEZZI

Una delle caratteristiche della medicina omeopatica è che essa non conosce e mai potrà conoscere per sua intima natura alcuna suddivisione in specialità o campi di interesse specifici, cosi come è accaduto alla medicina allopatica. Tale spezzettamento, infatti, sarebbe impossibile per chi sostiene, come l’omeopatia appunto, di curare la persona e non la malattia. Come sarebbe una contraddizione in termini parlare di omeopatia per un certo tipo di problematiche suddivise per organi, apparati, o peggio ancora per categorie nosografiche, le quali per inciso sarebbero mutuate dal sistema allopatico non esistendo nella medicina omeopatica, altrettanto improbabile e fuorviante sarebbe una specializzazione omeopatica per fasce di età.

Omeopatia nei piccoli: da che età si può ricorrere all’omeopatia?

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Da questo procede quindi che non esiste età in cui non si possa accedere alle cure omeopatiche, anzi l’omeopatia si interessa del bambino ancor prima della sua nascita intervenendo prima sui futuri genitori (epigenetica ed omeopatia), e poi anche sull’unità madre bambino durante la gravidanza (omeopatia in gravidanza). La cura del neonato o dell’infante abbisogna però sicuramente di alcuni presupposti a volte imprescindibili, primo tra tutti la collaborazione della madre con il medico omeopata, essa infatti è colei che meglio conosce il bambino e si frappone come anello di congiunzione nella relazione tra il medico ed il paziente, come se essa divenisse figuratamente gli occhi e le orecchie del medico. Per tale motivo, anche dopo la nascita, la contestuale cura della mamma insieme a quella del figlio, sarà un presupposto imprescindibile per la cura del bambino, essa infatti da una parte non termina di essere parte dell’unità madre bambino semplicemente con il parto, dall’altra uno squilibrio anche psicologico o emotivo della madre potrebbe portare il medico fuori strada o al minimo complicare non poco il percorso terapeutico.

Omeopatia negli anziani

La cura omeopatica è una cura dolce, che rispetta i ritmi della persona, (il tempo in medicina) per tale ragione è particolarmente indicata nelle persone anziane, per le quali una cura aggressiva o mal dosata potrebbe deprimere lo stato psicofisico generale della persona. Come se si chiedesse a un cavallo troppo stanco di fare un ulteriore sforzo, potrebbe abbattersi.

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UNA MEDICINA NON VIOLENTA

Ma la cura omeopatica dei pazienti nelle fasce di età estreme, offre anche degli indubbi vantaggi particolarmente importanti in questo tipo di pazienti. Prima tra tutti il vantaggio di non esporre il paziente a potenziali effetti tossici dei farmaci allopatici di sintesi, i cosiddetti effetti collaterali (l’omeopatia è sicura e ti spiego perché). In effetti una delle caratteristiche tipiche delle persone abituate a curarsi omeopaticamente è che esse, comprese i bambini piccoli, non accettano facilmente gli effetti collaterali delle cure in genere, né tantomeno tutte quelle modalità di somministrazione dei farmaci che risultano spiacevoli, come le punture di qualsiasi tipo.

IN PUERO HOMO

Risulta chiaro quindi come la medicina omeopatica sia indicata a tutte le età e si capisce come e perché il medico omeopata divenga facilmente il medico di fiducia o quello di famiglia. (Omeopata di fiducia e fiducia nell’omeopatia). Nella mia esperienza di medico, seguire i pazienti nel loro attraversare le diverse fasce di età, i neonati che diventano adolescenti e poi uomini o l’invecchiamento delle persone mature, senza la necessita di demandare ad altri specialisti come il pediatra o al geriatra, rappresenta una esperienza umanamente edificante e significativa. Un punto di vista privilegiato e istruttivo sull’essere umano, su quello che permane oltre l’età, sull’essenza dell’uomo,  un esperienza che insegna a vedere l’albero nel seme e l’essenza al di là dell’accidente. 

Quindi, come già detto, si può ricorrere all’omeopatia sempre, in qualsiasi fascia di età.

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