Sempre più genitori si chiedono se scegliere le cure omeopatiche per bambini, e si interrogano a vari livelli sul da farsi, non senza dubbi o paure. L’opportunità di ricorrere all’omeopatia anche per i più piccoli, non è ancora molto diffusa, in quanto non sempre è semplice informarsi a dovere e da fonti attendibili. Ecco quindi alcuni consigli che ti aiuteranno nella scelta dell’omeopatia per i bambini, e non solo, per tutta la famiglia.

1 Assicurarsi che il tuo medico sia un omeopata unicista

Nel grande marasma delle cosiddette cure alternative, l’omeopatia spesso viene utilizzata come sinonimo di cura naturale. Come già approfondito altrove (vedi anche “quando l’omeopatia non funziona?” e “perché si parla di omeopatia unicista”), l’omeopatia originale è quella classica o unicista: ed è l’unica che può vantare solide basi sperimentali e una consolidata tradizione. A nostro avviso quindi, se volete approcciarvi alla medicina omeopatica, e scegliere le cure omeopatiche per bambini, e anche per tutta la famiglia, sarà fondamentale sincerarsi se e di quale medicina omeopatica farete uso. Più semplicemente, potrete capire se il medico che avete scelto pratica la medicina omeopatica classica dalla ricetta, infatti il medico omeopata unicista utilizza un solo rimedio per volta e non utilizza ne complessi omeopatici, cioè rimedi con più principi omeopatici contemporaneamente, ne omotossicologia, ne fiori di Bach, ne composti fitoterapici e tanto meno non farà un miscuglio di più di questi prodotti.

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2 Curarsi prima possibile: prima, durante e dopo la gravidanza

Si può curare la propria prole ancora prima di concepirla, curare se stessi omeopaticamente significa infatti armonizzare la spinta al disequilibrio che ciascuno trasmette alle generazioni successive. ( Omoepatia ed epigenetica) Anche curarsi omeopaticamente durante la gestazione significa non solo una gravidanza con minori disturbi, ma anche un parto e un post parto migliori ( omeopatia in gravidanza).

Ma non finisce qui: l’unità madre bambino non termina con il parto, e forse non termina veramente mai del tutto. In ogni modo gli squilibri psicofisici della madre sempre influiscono sullo stato psicofisico del bambino. Nella famiglia la mamma sta a gli altri membri come il tronco sta ai rami, se si ammala il tronco tutti rami saranno di certo malati, viceversa se un ramo si ammala ed il tronco è sano, quest’ultimo potrà sostenerne la ripresa facilmente.

3 Non aspettare di avere sintomi per curarsi

La medicina omeopatica si fonda sul principio di cura della persona nella sua integrità psicobiologica, ovvero sull’idea che curare il terreno individuale, cioè la predisposizione individuale alle malattie, sia la migliore prevenzione possibile per qualsiasi malattia. Potremmo affermare, da questo punto di vista, che la medicina omeopatica è una medicina preventiva per antonomasia. Infatti, curando la predisposizione ad ammalarsi prima ancora che la malattia, aiuta anche a prevenire e anticipare il malessere. Il paziente omeopatico quindi, ogni tanto fa “un salto” dal proprio
medico anche in assenza di fastidi o sintomi eclatanti, perché la cosa migliore è non stare mai male! Questo è particolarmente vero per i bambini, per i quali le cure omeopatiche sono sostegni importantissimi per la crescita non solo fisica (“cosa cura l’omeopatia”), ma anche emotiva, nella sua interezza.

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4 Curare l’equilibrio familiare per curare la prole

Troppe volte assistiamo a dei veri e propri accanimenti terapeutici sui bambini anche piccoli, i quali semplicemente soffrono di riflesso i disturbi della madre, o più in generale, i disturbi dell’equilibrio familiare. Curarsi omeopaticamente significa per i genitori, un migliore equilibrio familiare e quindi una famiglia tutta tendenzialmente più sana. Personalmente non curo mai un bambino piccolo senza curare anche la mamma, e se è il caso anche gli altri membri della famiglia.

La madre è necessariamente l’intermediario tra il medico ed il bambino, è intuitivo quindi che conoscere la mamma e far sì che essa sia in salute sia un presupposto fondamentale per il medico omeopata, al fine di curare adeguatamente il bambino. Altrettanto evidente è come molte disturbi dei bambini nascono a causa di ambienti famigliari non idonei alla loro crescita. Curare l’equilibrio famigliare è spesso indispensabile per affrontare il problema alla radice e poter cosi curare i bambino.

5 Alimentazione, educazione alimentare e provenienza del cibo

Curare omeopaticamente il proprio bambino non significa solamente assumere dei rimedi, significa collaborare con il proprio medico in senso molto più ampio. L’educazione alimentare, la provenienza del cibo e l’individuazione delle attitudini costituzionali del bambino riguardo anche all’alimentazione, sono oggigiorno un capitolo importantissimo per la salute e la sana crescita del bambino. (Vedi anche Omeopatia e alimentazione). Chi non sarà disposto a questo tipo di approccio, potrà forse risolvere grazie all’omeopatia dei singoli problemi di salute, ma mancherà la bellezza e la profondità dell’esperienza omeopatica, il cui scopo precipuo è quello di permettere all’uomo di soddisfare gli scopi più alti della propria esistenza, tramite una salute che non sarà semplicemente una assenza di sintomi patologici, ma il raggiungimento di un pensiero libero e di una volontà indipendente. (Vedi anche “Significato dell’omeopatia: cosa deve esser curato”)

6 Scuola e società

Uno dei pericoli maggiori, nonché possibile causa di malattia, che corrono i più piccoli, è costituito dall’idea di normalità promossa dalla nostra società ed in particolarmente dal sistema scolastico, il quale non solo è oramai apertamente schiavo di un orientamento ideologico contro l’uomo e la sua salute, ma già da tempo immemore ha fatto coincidere l’idea di normalità individuale con quella statistico-matematica mutuata dal
sistema medico scientifico attualmente imperante.

In altre parole, etichettare come patologico ciò che non ci piace o che è poco comune equivale a rendere malato chi non lo è ovvero a considerare malati i sani. Non tutti i bambini sono uguali, le attitudini ci ciascuno sono più importanti delle competenze che vorremmo pregiudizialmente che acquisiscano. L’attuale scuola e l’attuale pensiero medico scientifico che l’informa, sono a mio avviso un pericolo per la salute del bambino, specie dei soggetti con caratteristiche particolari se non uniche, a causa della vera e propria mania di voler catalogare all’interno di categorie nosografiche
tutto ciò che è meno comune o non voluto. Non siamo tutti uguali, c’è il bambino bravissimo in matematica e incapace a correre con scioltezza, oppure quello capace di disegnare benissimo ma con difficoltà in matematica. Insomma credo che i genitori che vogliano curare bene i loro figli debbano iniziare a prendere le distanze da un sistema educativo che ritengo spesso causa esso stesso di malattia e quindi pericoloso.

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In conclusione

In conclusione, come sempre, anche in merito alla scelta delle cure omeopatiche per bambini, possiamo affermare che significa scegliere ed adottare un tipo di pensiero che mette la persona al centro nella sua interezza, solo così è possibile la cura. E questo vale anche per i bambini, delle piccole persone, da valutare non solo rispetto a un singolo sintomo.

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